L’organizzazione del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo ha riportato in auge questo elemento caratteristico delle campagne elettorali di qualche decennio fa. Anche se, a onor del vero, ai risultati del M5S alle elezioni politiche non c’è sempre stato lo stesso riscontro di consenso durante le elezioni amministrative. Pur avendo, nelle competizioni locali chiave, un grosso ritorno in termini di pubblico.
Comunque, per chi deve organizzare un comizio in campagna elettorale, mi piace condividere con voi il decalogo “Creazione dell’entusiasmo in una riunione” dell’Eiserne Front (Fronte di ferro), il movimento anti nazista che pubblicò queste istruzioni di propaganda politica per gli organizzatori di comizi ed eventi durante la campagna elettorale.
- Quando si dispone di musica, distrarre gli ascoltatori, mentre si radunano prima del comizio, suonando specialmente delle arie popolari (musica pop, diremmo oggi) e marziali.
- Mantenere la tensione e il dinamismo dell’uditorio in un continuo crescendo sino alla fine della riunione.
- Ogni tanto intavolare un dialogo tra l’oratore o uno speaker e la massa in sala, lanciando domande e provocando risposte collettive: “si” o “no”, ecc. affermazioni di tal genere agiscono su di essa come una scossa elettrica stimolando il suo ardore.
- Prima e dopo i discorsi degli oratori alternare dei canti (cantare sempre in piedi, mai seduti).
- I discorsi non devono mai superare i trenta minuti.
- Uscire dopo la riunione cantando un inno combattivo popolare.
- Se possibile presentare un piccolo sketch divertente, o un coro parlato, una corale, o far declamare dei versi appropriati alla riunione.
- Un quadro plastico simbolico o un cartello luminoso di carattere dinamico e allegro o sarcastico, accompagnato da musica, può essere utile per distendere i nervi.
- Incitare la massa degli uditori a fare ogni tanto “ginnastica rivoluzionaria”: proferire il grido di battaglia “Freiheit” alzando nello stesso tempo il pugno chiuso.
- Decorare la sala di slogan e simboli, su calicot, di stendardi, di bandiere, di verde, ecc.; porre nella sala un servizio d’ordine composto di giovani militanti che portano bracciali con l’emblema.
Inoltre, come scrive Jean-Marie Domenach nel suo libro “Propaganda politica“, il delirio della folla èessenzialmente uno stato ritmico, che comprende momenti di tensione, ai quali succedono bruschi rilassamenti.
E aggiunge “La regia di un corteo o di una adunata deve tener conto di tale ritmo. E gli oratori devono aver cura di inframmezzare i loro discorsi con frizzi, frasi ironiche, che distendano improvvisamente l’uditorio e provochino il riso, il miglior mezzo per unire una folla dandole la sensazione di una sorta di allegra complicità”.
Come organizzerai il prossimo comizio durante la tua campagna elettorale? Vuoi aggiungere altri consigli? Scrivili ora qui sotto.